LA úLTIMA GUíA A FARE RICORSO IN CASSAZIONE

La última guía a fare ricorso in cassazione

La última guía a fare ricorso in cassazione

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Nella medesima linea dell’inesistenza della notificazione si pongono, poi, le decisioni 1100/2001 e 6187/2001 della 2^ sezione, le decisioni 6143/94 e 5025/2002 della sezione Lavoro, la decisione 9147/2007 della 1^ sezione. Va, peraltro, specificato che mentre nelle decisioni della 2^ sezione impar vi Bancal stata la nomina di nuovo difensore, sicchè la fattispecie è omologa a quella oggetto di scrutinio in questa, sede, nelle altre la situazione era caratterizzata dalla avvenuta nomina in appello di un nuovo e diverso difensore, fattispecie coincidente con quella oggetto della citata pronuncia n. 3947/87. Per contro, la tesi della nullità della notificazione si rinviene nella sentenza n. 9249 del 1995, nella quale si assume a fondamento la distinzione “ontologica” tra elezione di domicilio e conferimento del mandato alle liti, non negandosi che quest’ultimo esaurisce la sua validità nella etapa di giudizio per la quale è stato conferito, ma affermandosi che la prima “conserva la sua validità in relazione ad ogni stato e jerarquía del giudizio (genericamente menzionato come tale dall’art. 330 cod. proc. civ., comma 1, e non già in relazione alle articolazioni del medesimo nelle sue varie fasi), esplicando la diversa funzione (del tutto distinta dal conferimento della procura) di individuare il luogo che la parte ritiene più idoneo ai fini della conoscenza degli atti che le sono notificati”, con la conseguenza che “la notificazione del ricorso per cassazione ben può avvenire nel domicilio originariamente eletto dalla parte costituitasi nel giudizio di primo grado, ma rimasta contumace in quello di appello, atteso che, da un lato, il suddetto domicilio costituisce singular dei luoghi oggetto delle previsioni alternativamente concorrenti di cui al primo comma dell’art.

Completiamo il nostro discorso su come funziona la Cassazione parlando delle sentenze con cui essa si pronuncia. La Corte di Cassazione può decidere sostanzialmente in tre modi: dichiarando inammissibile il ricorso; rigettandolo oppure accogliendolo.

La rettificazione è quell'operazione di diortosi processuale volta ricondurre la motivazione al dispositivo mediante l'eliminazione di errori di diritto influenti su questo o mediante l'automatica eliminazione di errori di qualificazione e di computo della pena.

Guida di procedura civile Il procedimento dinanzi alla Cassazione si incardina con ricorso sottoscritto da navigate to this website un difensore iscritto nell'apposito albo e munito di procura speciale

Il ricorso per cassazione è indirizzato a un organo unico, la Corte di cassazione, con sede in Roma e giurisdizione su tutto il comarca della Repubblica, per sollecitare l'annullamento, con o senza rinvio, della decisione emessa nei gradi Source di merito.

Risposta 3: Le possibili conseguenze di un ricorso per cassazione inammissibilità dell'appello penale dipendono dalla decisione della Corte di Cassazione. Se il ricorso viene accolto, la sentenza di appello penale può essere annullata e il caso può essere rimandato a un nuovo giudizio.

In tutti gli altri casi di rilevata inammissibilità il Presidente della Settima Sezione fissa la data dell’udienza in camera di consiglio di cui è data comunicazione, insieme al deposito degli atti, al Procuratore generale e ai Difensori.

Ai sensi dell’articolo 363-segunda vez il rinvio pregiudiziale può essere disposto quando la questione sia necessaria alla definizione anche parziale del giudizio e non sia stata ancora risolta dalla Corte di cassazione.

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In questa sintesi, la scrittura del ricorso e la discussione orale rappresentano l’esercizio nel quale si misura il reale spessore di un difensore.

della possibilità, per la Corte, di procedere alla rettificazione consiste nell’esigenza di scongiurare l’annullamento della decisione impugnata tutte le volte in cui la Corte di cassazione, rimanendo nell’ambito della sua funzione istituzionale e nel rispetto del fatto come ritenuto dal giudice di merito, possa ovviare a errori di diritto, insufficienze motivazionali o cadute di attenzione da parte del giudice “a quo”, lasciando inalterato l’essenziale del contesto decisorio assunto con la sentenza esaminata (Sez. U, n. 9973 del 24/06/1998, Kremi, Rv. 211072)17.

“… si traduce nella proposizione di censure caratterizzate da evidenti errori di diritto nell’interpretazione della norma posta a sostegno del ricorso, il più delle volte contrastata da una giurisprudenza costante e senza addurre motivi nuovi o diversi per sostenere l’opposta tesi, ovvero invocando una norma inesistente nell’ordinamento, solo per indicare le più frequenti ipotesi di applicazione dell’art. 606, comma 3, secondo periodo.

Il ricorrente eccepisce che i decreti di autorizzazione alla intercettazioni e le successive proroghe, che hanno consentito di acquisire elementi posti dai giudici di merito a sostegno della condanna, sono privi di motivazione poichè il giudice delle indagini preliminari aveva fatto riferimento a quanto richiesto dalla this content legge senza una reale motivazione sulla necessità di effettuare le intercettazioni, realizzando, di fatto, una mera roborar della richiesta del pubblico ministero, senza una sommaria motivazione, sia pure per rinvio, impar dando atto di aver valutato gli specifici aspetti richiamati, con la indicazione del percorso cognitivo e valutativo seguito per giungere alla decisione.

Per errore materiale si intende un vizio estetico che, senza incidere sul processo logico e volitivo della decisione giudiziale, determini un divario fra la volontà del giudice e la materiale rappresentazione grafica della stessa (si pensi, per esempio, all’indicazione, tra i componenti del collegio deliberante, di un magistrato in luogo di un altro, o all’omessa statuizione sulle spese processuali).

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